Quand nous chanterons le temps des cerises
Et gai rossignol et merle moqueur
Seront tous en fête
Les belles auront la folie en tête
Et les amoureux du soleil au cœur
Quand nous chanterons le temps des cerises
Sifflera bien mieux le merle moqueur
Le temps des cerises (1866) Jean Baptiste Clément
Le ciliegie hanno sempre rappresentato l’annuncio dell’estate.
Ma io che sono coperto più che a gennaio mi sono fermato perplesso davanti al rosso piatto di frutta.
Qui da noi l’inverno non è mai andato via e non so se devo provare con qualche rito propiziatorio!
Come ascoltare una canzone dell’Ottocento che celebrava le ciliegie, l’amore e la lotta politica ai tempi della Comune di Parigi.
in effetti pare più un tempo da caldarroste
Poi si passerà direttamente al caldo afoso…
Signora mia, non ci sono più le mezze stagioni! 😀
Sei grande! :;
Lo sai che mi piacciono le canzoni francesi da Brassens a Johnny Holliday, dal pur belga Jaques Brel a Sylvie Vartan, e le altre forme d’arte che i francesi sanno fare come solo i francesi sanno fare, comprese le rivoluzioni…..
Io… le ciliege le ho mangiate una volta, un giorno che c’era il sole… così, guardando fuori, mi è sembrato del tutto ragionevole.
Ciao SoG.
Grazie. Mi dai sempre spunti per riflettere o imparare.
A.
Ti sei dimenticato di Françoise Hardy!
O mi hai copiato l’ultimo post o la nostra simbiosi descrittiva fa paura.
Sono andato a vedere il post e ti assicuro di non aver copiato…
Quindi la seconda che hai detto.
Quel Perec è un gran personaggio!
Ovviamente non avevo dubbi!