18 aprile 1948

Le elezioni politiche del 18 aprile 1948

A pensarci sembra passata un’epoca.

Dopo la transizione di fine guerra che aveva portato nel corso del 1947, con un governo di coalizione, al referendum che aveva determinato la scelta repubblicana e all’emanazione della costituzione repubblicana, si giunge finalmente all’indizione delle elezioni politiche previste per il 18 aprile del 1948.

La campagna elettorale si svolge in un clima di grande tensione, c’è in palio oltre al governo del paese anche la destinazione nella sfera di influenza del blocco atlantico o di quello sovietico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

De Gasperi aveva definito Togliatti un politico che ha “come il diavolo, il piede forcuto”. Togliatti nel comizio conclusivo in una piazza San Giovanni gremita di gente e di speranza risponde: “mi tengo le scarpe ai piedi, anzi ho fatto mettere ad esse due file di chiodi e ho deciso di applicarle a De Gasperi dopo il 18 aprile in una parte del corpo che non voglio nominare”.

Schermaglie che segnalano il tono di scontro frontale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nei mesi precedenti si erano delineati gli schieramenti: la DC, il Fronte Popolare formato da PCI e PSI in cui era confluito il Partito d’Azione, i socialdemocratici di Saragat che si orientano verso occidente, il Blocco Nazionale con liberali e qualunquisti; e poi repubblicani, monarchici, MSI e altri minori.

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Per l’esito finale risultano decisivi l’intervento della chiesa, gli aiuti americani e la paura del comunismo.

Questi i risultati dei principali partiti della votazione che avviene secondo il metodo proporzionale:

la DC stravince con il 48,5% dei voti; il Fronte Popolare raggiunge il 31% subendo una cocente sconfitta; l’Unità Socialista di Saragat ottiene il 7,1%; il Blocco Nazionale (PLI e Qualunquisti) poco più del 3%; PRI, MSI e monarchici intorno al 2%.

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Questi cenni molto schematici per ricordare che il 18 aprile 1948 è una data di svolta; data che rappresenta l’inizio di una nuova fase della politica dell’Italia repubblicana. La fase del dominio incontrastato della DC e dell’impossibilità di governare per il PCI. Da allora pagine chiare e pagine scure della storia di quella che viene denominata prima repubblica, terminata ingloriosamente con tangentopoli.

Poi è iniziata la seconda repubblica, è arrivato “il più grande statista degli ultimi 150 anni”. Ma questa è un’altra storia.

E provo una grande tristezza!

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