“Pur rispettando il capo dello Stato e i quattro nominati (Claudio Abbado, Renzo Piano, Elena Cattaneo, Carlo Rubbia), dalle carte trasmesse alla giunta non sono emersi elementi sufficienti ad identificare gli ‘altissimi’ meriti scientifici della prof. Cattaneo nè gli ‘altissimi meriti sociali’ attribuiti a tutti e quattro”.
I senatori di Forza Italia sui senatori a vita nominati da Napolitano
“Resta poi la intollerabile condotta di Renzo Piano che, a differenza degli altri senatori a vita, è venuto in aula solo per il voto sulla decadenza di Berlusconi, con una condotta che non esito a definire spregevole.”
Maurizio Gasparri
Camminando per Londra c’è una presenza discreta e continua che sembra seguirti ovunque si vada.
Un po’ come quando si viaggia in auto nelle notti estive e pare che la luna ti segua e ti faccia compagnia.
Si parla del grattacielo progettato da Renzo Piano chiamato The Shard, in italiano scheggia o spina, che grazie alla sua altezza svetta nel cielo di Londra ed è praticamente visibile quasi da ogni parte della città soltanto alzando lo sguardo.
Personalmente non ho ancora fatto i conti con questo genere di edifici, i grattacieli, probabilmente perché vivo a Milano e non sono ancora riuscito a capire come le prime torri sorte negli ultimi anni si possano integrare con la tradizione urbanistica del capoluogo lombardo.
Ma sono edifici che mi affascinano perché sono solitamente belli, innovativi e sfidano le capacità e le possibilità umane.
The Shard è stato inaugurato nel 2012, costruito su progetto di Renzo Piano è alto 310 metri, al suo interno ci sono uffici, negozi, ristoranti, alberghi, appartamenti di lusso. Costruito con le più avanzate tecnologie per il risparmio energetico, grazie alla copertura esterna in cristallo cambia il colore e l’intensità delle sue otto facce durante le ore della giornata e nelle diverse condizioni climatiche.
Il progetto prevedeva un limitato numero di posti auto, una cinquantina, per favorire il trasporto pubblico, il grattacielo sorge nei pressi della London Bridge Station che ha un’utenza giornaliera di circa 300 mila persone.
Pensato come un luogo per i londinesi in realtà ha prezzi così elevati che la fruizione dell’edificio anche per una visita, l’ingresso costa 25 sterline, è proibitivo.
All’ultimo piano è stata creata la Meditation Room e non so se Gasparri abbia mai pensato di andarci.
Nonostante la mia scarsa propensione nazionalistica camminando per Londra pensavo con un certo piacere di poter essere meglio rappresentato dalla “scheggia” di Renzo Piano piuttosto che dal compatimento o dai sorrisi ironici che suscita la nostra classe politica modello Gasparri.
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